Sottoaperture naturali

sottoaperture

Le sottoaperture naturali al livello di 2 sottintendono un seme tipicamente sesto in una mano più debole di una normale apertura al livello di 1. Abituatevi a questa definizione della forza: è più pratica e realistica di una qualsiasi indicazione di punti.

Una prima considerazione di carattere generale:

Non conviene imporre vincoli troppo rigidi alle sottoaperture. Sulla lunga distanza, infatti, è vantaggioso usarle il più spesso possibile.

I numerosi vincoli e divieti di cui si sente parlare o che si trovano nei testi d’impostazione scolastica favoriscono l’aspetto costruttivo delle sottoaperture. Allo stesso tempo, tuttavia, essi ne riducono sia la frequenza che l’efficacia difensiva. Sottoaperture troppo vincolate capitano più raramente. L’intera smazzata, inoltre, sarà facilmente leggibile per un avversario che si aggiudicasse il contratto.

Vulnerabilità

Tutte le sottoaperture e i barrage sono chiaramente condizionati dalla situazione di zona. Maggiore aggressività in prima, maggiore prudenza in zona, massima aggressività in prima contro zona, massima prudenza in zona contro prima. Si tratta dei comuni principi di buon senso che riguardano tutta la dichiarazione difensiva e non solo le aperture deboli.

Posizione di board

Con posizione di board s’intende il fatto di aprire come 1°, 2°, 3° o 4° di mano. È un elemento importante che non è sempre tenuto nella dovuta considerazione, soprattutto per la differenza tra la 1ª e la 2ª posizione.

Per comprendere come tutte le aperture deboli siano condizionate dalla posizione di board va considerato un fatto:

il giocatore maggiormente infastidito da una sottoapertura o da un barrage è quello che al tavolo ha la mano migliore. La sua coppia è tanto più danneggiata quanto più l’apertura è indisciplinata.

L’aspetto costruttivo delle sottoaperture, rappresentato dai vari vincoli che intendono disciplinarle, serve a non danneggiare il compagno dell’apertore qualora sia proprio lui il possessore della mano migliore. Sottoaperture e barrage, tuttavia, hanno un fondamentale obiettivo difensivo e interdittivo: innalzare il livello licitativo prima che gli avversari inizino a dialogare comodamente dal livello 1. Le aperture deboli danneggiano gli avversari quando questi possiedono le carte migliori.

Sottoaperture nelle 4 posizioni

Partendo dai presupposti indicati, si comprende come un’apertura debole sia condizionata non solo dalla vulnerabilità ma anche dalla posizione di board:

in 1ª posizione le probabilità sono 2:1 che sia un avversario ad avere la mano migliore. Ne consegue che è statisticamente giustificato privilegiare l’obiettivo interdittivo e difensivo, a discapito di quello costruttivo. Questo spiega lo stile iper-aggressivo, contrario a ogni regola classica, oggi adottato da alcuni esperti in 1a posizione.
In 2ª posizione le probabilità di trovare la mano migliore al compagno oppure al restante avversario sono 1:1. Per questo ci si preoccupa maggiormente dell’aspetto costruttivo. Sono tendenzialmente evitate, perciò, aperture troppo deboli, con un colore troppo sguarnito o con colori nobili a lato, cioè i più classici dei vincoli a cui si è accennato in precedenza.
Aprendo in 3ª posizione, invece, ci si concede la massima libertà poiché l’unico obiettivo è quello interdittivo e difensivo. Lo scopo primario è ostacolare l’avversario 4° di mano, candidato a possedere la mano migliore. In 3ª posizione non è nemmeno da escludersi una sottoapertura in un seme quinto, soprattutto in prima.
In 4ª posizione viene meno l’obiettivo difensivo poiché entrambi gli avversari sono già passati. Le aperture di 2, pertanto, non sono nemmeno delle vere e proprie sottoaperture. Si tratta piuttosto di mani con un ottimo colore sesto e la forza di una apertura di 1 minima. Aperture un po’ più deboli sono giustificate dal possesso delle picche, colore avvantaggiato nella competizione per un parziale.

Sottoaperture in 1ª posizione: concordare lo stile di coppia

Che le sottoaperture siano relativamente disciplinate in 2ª posizione, più libere in 3ª e “forti” in 4ª è dettato più dalla logica del gioco che da un accordo tra compagni. È necessario, invece, che una coppia concordi il proprio stile per sottoaperture e barrage in 1a posizione.

Molti si comportano in 1ª posizione in maniera simile alla 2ª posizione, con aperture relativamente disciplinate. Lo scopo è non rischiare di danneggiare il compagno non ancora passato. Si tratta di uno stile ragionevole e molto diffuso che potremmo definire “classico” o “scolastico”.

Giocatori di duplicato che mirano a prendersi dei margini di vantaggio sulla lunga distanza, invece, si affidano alle probabilità 2:1 di danneggiare un avversario piuttosto che il compagno. Si concedono, perciò, aperture indisciplinate che in prima possono anche essere molto deboli e con colori anemici o soltanto quinti. Questo stile, che potremmo definire “statistico”, non è il più popolare tra i giocatori di circolo ma ha seguaci, anche illustri, nel bridge agonistico più competitivo.

Nel prossimo articolo daremo uno sguardo al comportamento del rispondente di fronte a una sottoapertura del compagno.

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6 commenti su “Sottoaperture naturali”

  1. Ciao Mario, trovo molto interessante la tua illustrazione.
    Volendo adottare un mix di sotto-aperture “indisciplinate” e “disciplinate” a seconda della posizione e della situazione di zona, quale sistemazione ritieni statisticamente più efficace:
    aperture “indisciplinate” in 1a e 3a posizione, sempre se in zona verde
    oppure
    aperture “indisciplinate” in zona verde, includendo anche la 2a posizione?

    Va da se che il sistema di risposta è differente, come da te indicato nel tuo articolo successivo

    1. In seconda posizione sottoaperture scolastiche non minime in zona e anche minime in prima ma sempre abbastanza standard per quanto riguarda la distribuzione. In prima e terza posizione posizione indisciplinate ma non sconsideratamente deboli in zona. Sulle sottoaperture in prima posizione in prima puoi giocare nuovi colori non forzanti.

  2. Sara D'Antuono

    Nel congratularmi per l’indefettibile lavoro svolto sempre con cura, passione e professionalità, volevo chiedere: oltre alla posizione di board e alla situazione di zona favorevole che possono incoraggiare aperture col minimo, altro elemento di valutazione per una sottoapertura potrebbe essere la presenza di carte intermedie (10 e 9) nel colore dichiarato dal compagno?
    La presenza di 4 carte nell’altro maggiore dichiarato dal compagno sconsiglia o meno la decisione di sottoaprire (il fit 4-4 diventerebbe facilmente trovabile?)?

    1. Non mi è chiaro qual è il colore del compagno, visto che sei tu ad aprire… Se ti riferisci al colore di apertura, certamente la consistenza del colore e le carte intermedie sono importanti per le aperture minime, soprattutto in zona. Quanto a evitare la quarta nobile a lato, fa parte dei vincoli con finalità costruttive di cui si parla nell’articolo. Quindi dipende molto da quanto peso vuoi dare alle finalità costruttive. È una questione di scelte a monte: su che cosa vuoi scommettere? Sul preoccuparti del tuo miglior contratto (e allora la quarta nobile a lato è meglio evitarla) o sull’ostacolare quello avversario (e allora ben venga anche la quarta nobile) ? In quest’ottica, puoi decidere di comportarti diversamente in prima e seconda posizione.

  3. Ho trovato molto interessante l’analisi sulla posizione, soprattutto in prima posizione. Purtroppo con i partners abituali non usiamo le sottoaperture naturali ma la 2♦ multicolor + la Muiderberg (bicolore, Maggiore 5+ e palo 4+ in un minore). Credo che i criteri generali qui esposti valgano anche con questo accordo, ma, ovviamente, lo schema del successivo articolo sulle risposte va adattato al contesto specifico.
    Molto interessante e ragionevolmente implementabile! Grazie Mario.

    1. In realtà se concordi di giocare aperture aggressive in prima, metti nella stessa apertura naturale sia le seste che le quinte decenti, quindi recuperi una parte delle mani che avresti aperto con la Muiderberg.

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