3SA non serious in fit nobile

3SA non serious

3SA non serious è una convenzione che migliora gli approcci a slam quando un atout maggiore viene fissato al livello di 3 in una situazione forcing di manche. Per esempio:

fissaggio atout

Oppure:

fissaggio atout

Nei sistemi in cui le risposte 2/1 sono forzanti a manche, questi appoggi sotto manche solitamente sottintendono una mano con cui il rispondente non esclude una possibilità di slam. L’apertore, di conseguenza, è invitato a fornire altre informazioni, eventualmente dichiarando la prima cue bid disponibile.

In tale contesto, la dichiarazione di 3SA si presta a essere usata con significato artificiale, diverso da una naturale proposta di contratto. Si ritiene, cioè, che quando l’obiettivo è sondare un possibile slam, la rinuncia alla possibilità di giocare 3SA sia un prezzo accettabile da pagare.

3SA NON SERIOUS: successivamente al fissaggio forzante di un nobile al livello di 3, la dichiarazione di 3SA è convenzionale e indica un tentativo di slam non serio“.

Il 3SA non serious, cioè, mostra una mano migliore di quella del tutto minima con cui si dichiarerebbe 4 in atout, ma non abbastanza forte per giocare slam se il compagno è minimo, relativamente a quanto dichiarato fino a quel momento. In pratica, il 3SA è la gradazione di forza intermedia tra la dichiarazione di 4 in atout, la più debole in assoluto, e una cue bid al livello di 4, un serio tentativo di slam.

3SA non serious quando l’atout è picche

Osserviamo il comportamento dell’apertore dopo il fissaggio dell’atout picche in situazioni forzanti a manche:

3SA non serious
mano di bridge

Nord intende scoraggiare decisamente uno slam. La sua apertura non solo è minima di punteggio, ma è anche piuttosto brutta per distribuzione e controlli. Si tenga presente che il 4♠ costa la perdita di un intero livello dichiarativo di fronte a un rispondente illimitato. La dichiarazione di manche deve essere riservata alle mani peggiori, con cui il segnale negativo sia così urgente da giustificare un tale spreco di spazio dichiarativo. 

4♠ resterà molto spesso contratto finale, ma non necessariamente. Sud, infatti, potrebbe avere carte tanto buone da voler riaprire oltre la manche nonostante la debolezza mostrata dal compagno.

3SA non serious
mano di bridge

Un primo esempio di 3SA non serious. Il punteggio-onori è verso il minimo ma la mano ha diversi elementi positivi: qualità delle atout, controlli, il Re di complemento a quadri. Nord, pertanto, valuta la sua mano come intermedia: non così debole da scoraggiare decisamente lo slam, ma nemmeno abbastanza forte da volerlo seriamente incoraggiare.

3SA non serious
mano di bridge

Anche in questo esempio Nord valuta la sua mano come intermedia: superiore al minimo ma non abbastanza forte per un serio tentativo di slam.

Le mani con seria visuale di slam

3SA non serious
mano di bridge

Serio tentativo di slam con controllo a quadri senza controllo a fiori, colore saltato. Sud è invitato a proseguire nell’accostamento a slam purché abbia un controllo a fiori, in mancanza del quale deve concludere a 4♠. Con il controllo a fiori ma senza le condizioni per assumere il comando delle operazioni con la RKCB, Sud può dichiarare 4. Come spiegato nell’articolo sulle cue bid, si tratta dello squeeze dichiarativo che mostra il controllo nel colore saltato dal compagno senza garantirlo nel colore dichiarato.

3SA non serious
mano di bridge

Serio tentativo di slam con controllo a fiori, non dice nulla circa i controlli a quadri e cuori, colori successivi. Sud prosegue con la cue bid più economica oppure, con carte adatte ad assumere il comando delle operazioni, interroga con la RKCB.

RKCB
mano di bridge

Non sempre una cue bid è la via più pratica per raggiungere l’obiettivo. Con mano forte, tutti i colori controllati e la sorgente di prese a fiori, Nord ha tutto ciò che serve per prendere l’iniziativa con la RKCB. Se il compagno mostrerà 2 o 3 key-card, la dichiarazione del piccolo o del grande slam sarà la logica conclusione.

3SA non serious quando l’atout è cuori

Quando l’atout è cuori, può sorgere un problema dovuto al fatto che tra il fissaggio 3 e il 3SA non serious c’è un gradino libero, quello della cue bid a picche. Occorre, perciò, stabilire una priorità.

3SA non serious

Nord ha una mano valutabile come intermedia, in teoria adatta al 3SA non serious, però ha anche il controllo a picche. Ha la precedenza la cue bid 3♠ oppure il 3SA non serious? 3SA preciserebbe meglio la zona di forza ma lascerebbe indeterminato il controllo a picche, non più accertabile entro il livello di manche. Dichiarare 3♠, invece, garantisce il controllo e lascia la possibilità al compagno di transitare o meno per il 3SA non serious.

Anticipo della cue bid a picche

Quando l’apertore ha il controllo a picche, dà la precedenza alla cue bid 3 sia con una mano intermedia che con un serio tentativo di slam.
Sulla cue bid 3♠ spetta al rispondente differenziare un serio tentativo di slam da una mano minima per l’appoggio a 3.

Nei prossimi due esempi l’apertore dichiara il controllo a picche e quindi osserveremo la dichiarazione dal punto di vista di Sud:

3SA non serious
mano di bridge

Nord ha mostrato un controllo a picche senza precisare bene la sua forza, sappiamo solo che non ha un’apertura schifosa per non aver dichiarato 4. L’appoggio forzante di Sud aveva già mostrato una mano almeno discreta, il 3SA non serious al giro seguente nega una seria visuale di slam. L’apertore, a questo punto, può proseguire nell’accostamento allo slam oppure concludere a manche.

cue bid
mano di bridge

Nord ha mostrato un controllo a picche e, come prima, la sua forza non è ben precisata. Questa volta, però, Sud ha un serio tentativo di slam e supera il 3SA con la cue bid al livello di 4.

L’apertore non controlla le picche o ha la mano peggiore

Quando l’apertore non ha il controllo a picche dichiara 3SA non serious con una mano intermedia e una cue bid al livello di 4 con una mano migliore. In entrambi i casi il salto della cue bid 3♠ denuncia la mancanza di controllo nel colore.

Con un’apertura del tutto minima, comunque, l’apertore dichiara 4 con o senza un controllo a picche per scoraggiare al massimo lo slam.

Nei prossimi esempi ritorneremo a considerare la dichiarazione dal punto di vista di Nord:

3SA non serious
mano di bridge

Una brutta apertura minima. Nonostante il possesso di un controllo a picche, l’apertore ritiene più urgente mandare un chiaro segnale negativo. Certo, se Sud ha una visuale di slam molto forte, lo spreco di un intero livello dichiarativo potrebbe rivelarsi dannoso. Si spera, però, che l’aver messo in guardia il rispondente serva più spesso a evitare dei cattivi contratti oltre il livello di manche.

3SA non serious
mano di bridge

Il 3SA non serious mostra un’apertura valutata come intermedia e priva di controllo a picche. Sud ha informazioni utili per decidere tra la conclusione a 4 e un accostamento allo slam.

3SA non serious
mano di bridge

La cue bid al livello di 4 mostra un serio tentativo di slam senza controllo a picche. Sud proseguirà per lo slam se ha un controllo a picche, concluderà a 4 altrimenti. Una sua dichiarazione di 4 sarebbe squeeze dichiarativo col controllo a picche ma senza le condizioni per assumere il comando delle operazioni con la RKCB.

Una convenzione facoltativa per l’atout cuori

Come si è visto dagli esempi, il 3SA non serious non è sempre dichiarato dallo stesso lato del tavolo quando l’atout è cuori. Il giocatore tenuto a differenziare un tentativo serio da uno non serio, infatti, varia in base alla presenza o meno del controllo a picche.

Alcune coppie preferiscono che il compito di differenziare la forza tocchi sempre al giocatore che dichiara subito dopo l’appoggio forzante a 3. Il vantaggio è usare sempre gli stessi criteri di valutazione della mano, sia con atout cuori che con atout picche.

Per ottenere ciò si deve invertire il significato delle dichiarazioni di 3♠ e di 3SA.

Giocando la convenzione, 3 assume il valore di dichiarazione “non serious” e 3SA quello di cue bid a picche.

La convenzione, va detto, aumenta i rischi di costosi malintesi qualora si verifichino sequenze per le quali non è stato chiaramente concordato il valore artificiale dell’eventuale 3SA. Nella grande varietà di situazioni al tavolo, infatti, sequenze che causano qualche incertezza possono comunque verificarsi. In questi casi, le possibilità di uscirne indenni sono maggiori se almeno si evita il dubbio di un’inversione tra 3♠ e 3SA. Il consiglio è chiaro: per usare la convenzione, bisogna definire esattamente in quali situazioni dichiarative essa deve considerarsi applicata. Se no… desisti (cit.)

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3 commenti su “3SA non serious in fit nobile”

  1. tutto molto chiaro (in particolar modo per atout ♠.
    La questione, al solito, è la valutazione della mano. Il rischio di saltare a 4♠ con mano minima è levare spazio dichiarativo, e quindi costringere il compagno che che ha una fracca di carte a dichiarare 4SA, rinunciando alle cue-bid. Si potrebbe dire che dicendo 4♠ si escludono in linea generale 2 carte chiave (preannunciando così la risposta alla richiesta di assi) mentre col 3SA se se ne ha una sola la mano ha dei valori aggiuntivi (un palo di sviluppo, o una sesta di atout abbastanza compatta)?
    Per quanto riguarda l’atout ♥, da parte mia escludo lo scambio 3SA-3♠ perchè mi conosco

    1. Carlo, il problema esiste: a volte l’apertore dà la mano peggiore col 4 in atout e il rispondente è molto forte e la carenza di spazio lo disturba. D’altra parte, giocare la cue bid obbligatoria (intendendo per “cue bid” anche il 3SA non serious) eviterebbe la licita più antieconomica ma renderebbe più imprecisa la determinazione della forza: solo 2 fasce di forza (mini-maxi) anziché 3 (mini-midi-maxi). Il compromesso implicito nell’articolo è rendere veramente mini la fascia mini e includere nella fascia midi le mani minime di punteggio ma decenti per valutazione complessiva. Considera che la prassi più comune, GIB compresi (ahimé), è dichiarare (male) 4 in atout anche con molte mani che noi metteremmo nel 3SA non serious, per cui un bel passo in avanti lo abbiamo fatto comunque. Tu senti la giusta esigenza di codificare più precisamente le caratteristiche negative della mano che dichiara 4 in atout e proponi la mancanza di 2 carte-chiave come vincolo obbligatorio. Mi sembra ragionevole e potresti provare. Aspettati, però, occasionalmente delle aperture che hanno 2 carte chiave (magari AK di atout) ma complessivamente fanno così schifo che ti infastidirà doverle dichiarare in fascia midi a causa di quel vincolo che, invece, ti avvantaggia quando dichiari 4 in atout negando 2 carte-chiave.

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